Il Parco Culturale di Camaiano > Descrizione del territorio
Il Parco Culturale di Camaiano
si trova nella parte nord del Comune di Rosignano Marittimo (Provincia di Livorno) e comprende le tre frazioni collinari Gabbro, Castelnuovo della Misericordia e Nibbiaia. Un crinale di poggi delimita il lato ovest tra cui Poggio Carcivisoli, Poggio Dorcino, Monte Carvoli, Poggio Le Serre; scendendo verso est il terreno si appiana in dolci colline fino al limite opposto segnato dalla Via Emilia.
Il "cuore" del parco è costituito dalle valli dei due torrenti principali: il Botro Sanguigna ed il Botro Riardo; è proprio dal colle in mezzo a quei torrenti che nella tarda antichità la
dominava il territorio. Sappiamo che il suo piviere fu molto esteso, limitato dal torrente Chioma, dal mare, dal pagus-pieve di Rosignano, dal fiume Fine e dal torrente Popogna. Secondo i ricordi dei visitatori al tempo della sua decadenza, l’edificio doveva essere ampio e bello, costruito con marmi e con un occhio di fengite sulla facciata e dietro una tribuna. Oggi purtroppo è del tutto scomparso. SCOPRI »
In una sua pubblicazione il Dr. Roberto Branchetti descrive così il nostro territorio:
«...... rimasi colpito da questo angolo di campagna collinare che si estende fra Castelnuovo della Misericordia e Gabbro e non ebbi difficoltà a riconoscerlo fra i più belli e meglio conservati dell'intero territorio comunale. Vi si riscontrava tutta una serie di elementi che erano poi quelli tipici della “campagna toscana”, famosa nel mondo per la sua proverbiale bellezza e che Fernand Braudel ebbe a definire “la più commovente campagna che esista”.
Un reticolo idrografico contornato da vegetazione riparia che si incunea nei compluvi e scende da monte verso valle, una viabilità antica ancora in gran parte acciottolata, filari di cipressi che profilano la sommità delle colline, un insieme composito di siepi camperecce, alberi isolati e macchie di bosco, un'edilizia storica rappresentata da una villa settecentesca (Villa di Paltratico) e case su podere costruite in un arco di tempo che va dal XVI al XVIII secolo, ponti in muratura, guadi, forni da calce, resti di mulini a vento e ad acqua - ulteriore esempio di edilizia storica, questa volta di tipo specialistico - un'armonica distribuzione di colture erbacee e legnose, dove risalta, nelle nude colline a cereali e foraggere, l'ordine dei vigneti e degli oliveti.
Ma è soprattutto la quasi totale assenza di impianti tecnologici, di piccoli annessi e recinzioni (qui il fenomeno delle micro-lottizzazioni per il tempo libero è pressoché sconosciuto e non ha arrecato i noti e nefasti danni al paesaggio), a rendere unica questa vallata. Non fu solo la percezione estetica (panorama) a dare valore a questo brano territoriale, ma, come vederemo, anche una percezione culturale (paesaggio) dovuta alla storia dell'uomo e alla sua progressiva conquista/umanizzazione della natura....»
Alcuni dei panorami che si presentano nel corso dell'anno nel Parco Culturale di Camaiano:
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Di seguito invece alcuni scatti che un visitatore del Parco Culturale di Camaiano ha gentilmente condivisi con noi: