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Mulino di Mezzo
I resti del mulino si raggiungono scendendo lungo la strada che dal campo sportivo del Gabbro conduce all'impianto di depurazione.
Il mulinetto di “Mezzo”, probabilmente costruito nei primi anni dell'Ottocento come “ripresa” dell'acqua di rifiuto del sovrastante mulino di Cima, è rappresentato nella mappa catastale del 1823. Era detto di “Mezzo” perché si trovava fra quest'ultimo ed il sottostante mulino di “Bucafonda”.
Stato di conservazione: dell’impianto idraulico rimangono la porta della serra in muratura, costruita sfruttando un salto di cascata; la canala interrata ed il bottaccio. Del piccolo edificio del mulino (ad un palmento) si conserva la camera della ritrecine ed il piano delle macine. Il tetto e le parti alte dei muri perimetrali risultano crollate.
Pianta del Catasto Toscano (1823) che mostra il mulino di Cima e, inferiormente ad esso, il mulino di Mezzo.