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Le Preselle:
La Via del Rogaio, adesso nominata anche Via Buontalenti, dalla località Legni Torti a Nibbiaia fino alla Via di Ginepreto attraversa una parte delle “preselle”: terreno che già nell’ottocento era di proprietà della Pia Casa della Misericordia di Castelnuovo, che lo aveva suddiviso in piccoli appezzamenti di macchia chiamati, appunto, preselle. Questi pezzetti di terra veniva dati in concessione ai Gabbrigiani ed ai Nibbiaioli che li dissodavano facendo legna, poi ciocchi, e con i sassi creavano terrazzamenti. A quel punto piantavano viti, ulivi, frutti, ortaggi, cereali e legumi diventando pressoché autosufficienti; così campavano la famiglia, nella speranza che le stagioni fossero sempre benevole. In cambio la chiesa stabiliva una sorta di affitto, il cosiddetto livello, rapportato alla misura della presella, che poteva consistere in una determinata quantità di grano, di olio, o di altri prodotti. In questo modo il clero si riforniva di viveri e poi vendeva l’eccedenza.
Quando il raccolto andava male, per la brutta stagione o per tante altre ragioni, capitava che dovevano mangiare il seme e venivano a debito con i proprietari terrieri; si diceva che si erano mangiati l’agnello in corpo alla pecora. Oggi i livelli sono stati estinti oppure tuttora trascritti nei rogiti ma non vengono più riscossi.