Il Parco Culturale di Camaiano > Agricoltura > Ulivi
Ulivi
L’ulivo è senza dubbio, insieme al cipresso, la pianta che più rappresenta il territorio toscano nel mondo.
Ci sono molte varietà di ulivo, per la produzione di olio o per la produzione di olive da tavola, ciascuna caratterizzata da diverso periodo di maturazione, diverso portamento della pianta, diversa forma del frutto e delle foglie; possiamo quindi trovare olivi Leccini, Pendolini, Moraioli, Frantoiani per la produzione dell’olio e olivi Ascolani , Uovo di piccione per la produzione di olive da tavola.
Nel nostro territorio però è prevalente la coltivazione di varietà da ”olio” con Aziende agricole più o meno grandi, che producono dell’ottimo olio I.G.P e anche Aziende agricole Biologiche che producono quindi olio Biologico.
Le olivete presenti nella nostra zona hanno dimensioni medie che difficilmente superano i due ettari di superfice anche perché la maggior parte degli impianti, si trovano nella parte collinare del Parco dove la morfologia del terreno rende difficoltosa le realizzazione di grandi appezzamenti.
Camminando per il Parco possiamo trovare olivi secolari, caratterizzati da piante con un fusto di grandi dimensioni e piante formate dai cosiddetti “polloni” generalmente tre o quattro; questo perché la gelata che colpì questa zona nel 1985 fece seccare molti olivi che ricacciarono in seguito dal cosiddetto ciocco, dando vita quindi ad alberi non più con un solo fusto ma ad alberi con più fusti; ci sono anche olivete più recenti che hanno 15/20 anni facilmente riconoscibili dalla taglia delle piante.
La raccolta delle olive inizia generalmente i primi giorni di Novembre per proseguire poi, stagione permettendo, fino alla metà di Dicembre; negli ultimi anni però si stà affermando la tendenza ad anticipare la raccolta addirittura alla metà di Ottobre, questo per due principali motivi:
il primo è che l’olio prodotto da spremiture “precoci” possiede caratteristiche organolettiche migliori rispetto ad un olio ottenuto da spremiture tardive, il secondo motivo è che così facendo si riduce la perdita di olive causate da eventi atmosferici o da attacchi tardivi di parassiti.